COP16 Convenzione sulla Diversità Biologica
La COP16 della Convenzione sulla Diversità Biologica…
Mi ha sempre colpito il titolo che il grande poeta Pablo Neruda ha dato al suo libro autobiografico, “Confesso che ho vissuto”. Credo che chiunque, giunto a un punto del suo percorso su questa Terra, voltandosi un po’ indietro dovrebbe poterlo affermare per sentire di aver dato un senso alla propria vita, ma “vivere” è la cosa più rara al mondo, mentre la maggior parte della gente esiste e nulla più, eppure per essere felici bisognerebbe vivere, diceva Oscar Wilde.
Credo che Paolo, per la vita piena che ha avuto, socialmente e culturalmente, avrebbe potuto affermare, con il sorriso aperto che lo caratterizzava, questa ammissione “Confesso che ho vissuto”. E lui sicuramente è stato anche felice di condividere con tanti amici e compagni, non solo momenti di spensieratezza ma anche tanti impegni tra cui sicuramente i primi sono stati quelli nei confronti dell’ambiente e della natura che amava tanto. Abbiamo iniziato insieme trenta anni fa, con la creazione dell’associazione delle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Modena, l’impegno di tutela e conservazione del nostro territorio. La sua dedizione all’operato svolto nel volontariato sociale e ambientale modenese e regionale anche come presidente delle Gev, è stato sempre per noi un riferimento imprescindibile per il suo modo di essere altruista e generoso, dandoci una base concreta di come vivere la solidarietà nei confronti degli altri sia nelle varie emergenze di Protezione Civile sia nella tutela dell’ambiente, sempre nello spirito della partecipazione. La sua carica di positività ed entusiasmo ci ha sempre spronati a dare il meglio. Con la creazione di Foreste per Sempre nel 1998, come settore di attività per la cooperazione ambientale in difesa della natura, si è confermato l’impegno delle Gev non solo sul proprio territorio ma anche in campo internazionale nell’ottica che l’azione locale deve andare di pari passo con una visione globale di un’appartenenza ad un solo pianeta che necessita di essere salvaguardato in tutto il mondo, specie negli ecosistemi più fragili come le foreste tropicali. Da qui il nostro impegno con Paolo, presidente di Foreste per Sempre, iniziato in Costa Rica in collaborazione con i Parchi e Riserve di questo Paese ma poi esteso all’Amazzonia, Madagascar, Nicaragua, Colombia e anche più vicino alla Croazia con progetti di conservazione della biodiversità e delle foreste e con ricadute nel miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali. Ricorderemo Paolo, in giro per il mondo con noi a dare il nostro piccolo ma importante contributo, esempio concreto di ciò che si può fare ma che spesso non si fa. Sarà per noi uno sprone a continuare una missione che sempre più mostra la sua importanza e urgenza, la salvaguardia del nostro pianeta per la nostra stessa sopravvivenza. La scomparsa prematura di Paolo lascia un grande vuoto in tutti noi, ci lascia anche una testimonianza di come affrontare le avversità della vita quando queste arrivano, lui non è stato da meno neppure in questo caso affrontando il suo male con uno spirito ammirevole e unico. Per commemorare Paolo “per sempre” intitoleremo a lui una nuova parte di foresta nella Riserva Karen Mogensen in Costa Rica che potremo acquisire con l’aiuto generoso di tanti che lo hanno conosciuto e che così lo vorranno ricordare.
Vorrei chiudere il ricordo di Paolo con le parole di un antico canto indigeno:
“Dicono che siamo arrivati soli su questa Terra e soli ce ne andremo. No, non è vero. Ce ne andremo carichi di ricordi, di risa, di baci e di abbracci. Ce ne andremo con le mani piene di esperienze, la bocca zeppa di sapori e la mente straripante di cose conosciute. No, non ce ne andremo soli, perché il giorno che partiremo, un piccolo pezzo di tutti quelli che ci hanno amati ci seguirà”
Ciao Paolo. Prof. Dario Sonetti e gli amici tutti di FpS