Le foreste costituiscono il bioma più diffuso della Terra, estendendosi su 3,9 miliardi di ettari (pari a circa il 30% della superficie territoriale globale) ed hanno un ruolo fondamentale per l’umanità, fornendo una larga e inestimabile varietà di servizi:
- costituiscono un immenso e incommensurabile ricettacolo di diversità biologica;
- ospitano la maggior parte delle specie viventi animali e vegetali;
- sono il luogo in cui vivono migliaia di piante superiori, le quali generano strutture fisiche e creano nicchie ecologiche per altre piante e per gli animali;
- consentono di rimettere in ciclo i nutrienti minerali;
- forniscono acqua, ossigeno e quanto serve agli altri organismi viventi;
- scambiano e accumulano grandi masse di carbonio, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici;
- controllano l’erosione del suolo e la regimazione delle acque; intervengono nella genesi stessa del suolo, nel ciclo dei nutrienti, nel trattamento dei rifiuti;
- esercitano un controllo biologico sullo sviluppo di parassiti e patogeni;
- forniscono legna da opera e combustibile, fibre, alimenti, sostanze medicinali;
- rappresentano il luogo per la ricreazione, il tempo libero e per la spiritualità, nonchè una risorsa basilare per le popolazioni indigene, custodi di culture rare e preziose.
Tale porzione di natura ineguagliabile è oggi sempre più a rischio.
Dall’inizio dell’Olocene, circa 10.000 anni fa, l’80% delle foreste che coprivano il pianeta è stato distrutto e quel che rimane risulta, a diversi gradi, frammentato e degradato. Attualmente, infatti, gran parte delle foreste primarie residue è concentrata in alcune regioni, segnatamente in Amazzonia, Canada, Sud-est asiatico, Africa centrale, Federazione russa.
Nell’ultimo decennio – come si ricava da un recente rapporto della FAO sullo stato delle foreste mondiali – la deforestazione ha assunto un ritmo sconcertante e senza precedenti: 161 milioni di ettari di foreste naturali e semi-naturali sono state erose al patrimonio mondiale, il che equivale alla distruzione annuale di un’area forestale pari a circa la metà della superficie territoriale italiana. Il rapporto della FAO ci informa anche che gran parte di questa deforestazione (94,1%) avviene nelle aree tropicali (in particolare in Brasile, Congo, Indonesia).
FAO – The state of the world’s forests
E’ stato spesso detto che le foreste tropicali costituiscono i polmoni del pianeta Terra, infatti insieme al plancton degli oceani esse sono di fatto i principali produttori di ossigeno. Attraverso il processo della fotosintesi, le foglie degli alberi agiscono come minuscoli pannelli solari trasformando in zuccheri e cellulosa l’energia solare e l’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Oltre a produrre ossigeno, un gas fondamentale per la vita, le piante assorbono Co2 un gas velenoso prodotto in grande quantità dalla combustione di petroli.
Le dieci regole d’oro per per proteggere e ripristinare le foreste
Decalogo Forestale da Apocalypse now?
di Luca Lombroso, edizioni Artestampa
L’Uomo che piantava gli alberi (Jean Giono)
“Se si teneva a mente che era tutto scaturito dalle mani e dall’anima di quell’uomo, senza mezzi tecnici, si comprendeva come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre alla distruzione.”