Foreste per Sempre presenta il percorso espositivo ” Uomo, foreste, clima “, che vuole offrire un momento di riflessione e di ripensamento sul ruolo dell’uomo e delle sue azioni su questo pianeta.
Negli oltre 400 metri quadri di strutture, il percorso conduce il visitatore attraverso immagini suggestive e testi descrittivi che entrano nel merito dei principali problemi ambientali con cui dobbiamo confrontarci.
Un’attenzione particolare è riservata al caso specifico delle foreste tropicali , costantemente minacciate da una deforestazione selvaggia che, unitamente alle massicce immissioni di gas-serra in atmosfera, sta compromettendo l’equilibrio complessivo del pianeta, con conseguenze per lo più imprevedibili.
I cambiamenti climatici in atto sono descritti nella sezione “Il clima impazzito”, in cui vengono approfonditi alcuni temi di grande attualità, primi fra tutti l’applicazione del protocollo di Kyoto e le conseguenze, già tangibili, dell’effetto serra sul pianeta
. Ampio spazio è dedicato al significato spirituale, psicologico e simbolico degli alberi e delle foreste e alla specifica realtà della foresta Amazzonica, vero e proprio santuario della natura minacciato dalle speculazioni delle multinazionali del legno. Completano il percorso espositivo un diorama in cui sono esposti diversi pezzi pregiati della collezione del museo di Zoologia e Anatomia Comparata dell’ateneo modenese e una rassegna di testi e citazioni che, da Konrad Lorenz a San Bernardo da Chiaravalle , restituisce il senso di un rapporto, quello tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, che richiede un profondo ripensamento.
L’uomo, sin dalla sua comparsa sul pianeta, ha modificato a suo vantaggio gli ambienti naturali per cacciare, coltivare, spostarsi, costruire. Fino all’avvento dell’era industriale, tuttavia, la sua capacità di incidere sull’ambiente non era mai stata tale da rischiare di comprometterne l’esistenza stessa
. Oggi, invece, grazie al progresso tecnologico che consente modificazioni su scale prima impensabili, e grazie al numero assai maggiore di esseri umani che vivono sulla Terra, l’impatto dell’uomo è diventato tale da rischiare di modificare il normale corso degli eventi naturali. La nostra specie infatti ha profondamente alterato l’ambiente a livello globale, modificando i cicli biogeochimici, cambiando l’uso del suolo, trasformando il territorio. Tutto ciò ha inevitabilmente condotto alla perdita di un enorme numero di specie: si stima che già il 5-20% delle specie si siano estinte, e si è calcolato che i tassi di estinzione siano aumentati di 100-1000 volte rispetto all’era pre-umana.
Le aree che rischiano maggiormente di patire le conseguenze peggiori sono proprio quelle più ricche in biodiversità, spesso costituite da foreste che, purtroppo, stanno scomparendo a ritmi drammatici.
Le foreste di qualsiasi latitudine sono gli ecosistemi più antichi e più ricchi di vita. In particolare le foreste tropicali, pur costituendo attualmente solo il 6% del totale delle foreste del mondo, contengono ben la metà di tutta la biodiversità terrestre colorata. Un dato che, da solo, ben testimonia del loro valore assoluto, del loro significato centrale in qualsiasi politica di tutela e salvaguardia della natura.
Le foreste forniscono all’uomo risorse e servizi essenziali per la sua vita e regolano cicli strategici a livello planetario come quello dell’acqua e dei gas, in particolare fornendo l’ossigeno che ha reso possibile la vita e l’evoluzione.
Oggi, le foreste del mondo stanno scomparendo, a causa dell’inesorabile, continuo attacco che l’uomo sta portando ad un patrimonio di valore inestimabile.
Questo non è che uno degli aspetti di una complessiva, gravissima crisi ambientale della quale forse non riusciamo ancora a cogliere l’autentica portata: l’intero sistema-Terra è in pericolo, l’uomo stesso sta gettando le basi per una cieca e sconsiderata autodistruzione. I cambiamenti climatici in atto stanno ulteriormente aggravando il quadro di un pianeta malato, stanco, oltraggiato da uno sfruttamento sconsiderato in cui ogni cosa, animata e inanimata, ha valore unicamente se e in quanto merce, prodotto da vendere.
Forse non è lontano il momento in cui l’umanità dovrà guardarsi allo specchio e fare i conti con un malinteso concetto di progresso e di sviluppo, tentando di trovare soluzioni ad una situazione che, di giorno in giorno, si aggrava.
La mostra “Uomo, foreste, clima” , pensata e organizzata da Foreste per Sempre ODV , vuole portare all’attenzione del pubblico questi problemi, affinché tutti noi possiamo renderci finalmente conto che un cambio di rotta, oltre che auspicabile, è oramai divenuto improrogabile. Attraverso pannelli informativi di approfondimento, suggestive immagini naturali e alcuni momenti di riflessione sul concetto stesso di progresso e di crescita, la mostra si propone al visitatore come un percorso attraverso i mali del nostro tempo, nella speranza che, finalmente, si schiuda un orizzonte diverso per noi e per le generazioni che ci seguiranno.
Diorama realizzato durante la mostra. Riproduce una foresta tropicale.
Foto di :
Fabio Liverani
Nicola Tignonsini – (Angeli della foresta)
Enrico Turillazzi – G.E.V. Parma
Franco Zanasi – G.E.V. Modena
Ideazione e progettazione
Dr. Antonio Portanova – Studio Terranova