Progetto scuola maestro Chiarini, Ivily, Madagascar.
Il progetto prevede la ricostruzione di una scuola elementare a Ivily nella regione dello Ihorombè, sud del Madagascar nell’ ambito di progetti sociali ed ambientali delle associazioni Foreste per Sempre, GEV, Una vita per Te (Alfeo Corassori) e la ONG malgascia Fidélité pour le Développement Social.
I progetti in atto da una decina di anni prevedono costruzione di scuole, promozione dell’ecoturismo, sviluppo dell’agricoltura e riforestazioni di zone degradate a causa di incendi ed attività umane, riportando zone a “brousse” (savana semi-desertificata) a foresta.
Il progetto di ristrutturazione è in ricordo del Maestro di Cavezzo Luigi Chiarini morto a 97 anni a pochi mesi dal Sisma che ha colpito l’Emilia che aveva gravemente danneggiato la sua casa e lo aveva obbligato ad abbandonare l’amato giardino – un vero e proprio giardino botanico in miniatura dove egli trascorreva gran parte del suo tempo e a cui dedicava tutte le proprie passioni. Conosciuto da tutti a Cavezzo come “al mester”, (e’ stato maestro di tanti in oltre 40 anni di insegnamento), era noto a anche a livello televisivo per aver partecipato a numerose trasmissioni sportive come il tifoso più “anziano” del Modena FC.
Oltre al Modena FC la sua altra grande passione era la natura. Ecologista ante litteram (da sempre iscritto al WWF), ha sempre usato per muoversi la sua amata bicicletta (non hai mai posseduto un auto).

















Programma di conservazione ambientale per il miglioramento delle sicurezza alimentare e per uno sviluppo sostenibile
Il progetto mira a rendere Sakalalina una zona pilota per la Regione nord dello Ihorombè, unendo efficienza agricola, tutela ambientale e crescita occupazionale per i giovani nei settori ambiente e turismo.
Il progetto mira a migliorare le condizioni di vita della popolazione rurale e aumentare la sicurezza alimentare regionale, promuovendo migliori condizioni economiche (sviluppo del settore agrozootecnico, nuove opportunità in ambito ambientale e turistico). Si punta inoltre a sensibilizzare la collettività su temi ambientali, con benefici su salute, alimentazione e riduzione di danni ambientali.
Le attività previste si dividono in due macro aree: la prima riguarda l’animazione comunitaria e l’educazione ambientale, con azioni mirate a promuovere la tutela ambientale coinvolgendo la popolazione tramite formazione pratica (es. piantumazione di piante autoctone, creazione di squadre antincendio); la seconda è lo sviluppo di tecniche agricole e forestali innovative e sostenibili per contrastare la devastazione del territorio e rilanciare le produzioni tradizionali con metodi innovativi (es. foraggi, riso, legno).
Il progetto punta a sensibilizzare i 15.000 abitanti dell’altopiano di Sakalalina, insieme alle autorità locali e centrali, sull’importanza di proteggere le risorse naturali, essenziali per migliori condizioni di vita in salute e alimentazione. Attraverso attività di informazione e formazione, le comunità saranno in grado di gestire autonomamente il loro patrimonio naturale e pianificare le azioni necessarie per conservarlo. Si punta anche a migliorare la sicurezza alimentare contrastando la distruzione ambientale e favorendo una produzione agricola di qualità. Verranno testate nuove metodologie e semi su piccola scala, per poi diffonderli ampiamente.



























